L'arresto cardiaco in Italia

L’arresto cardiaco in Italia: la sfida delle Istituzioni

L’impegno crescente in continuo sviluppo

Nonostante le sfide evidenziate durante la giornata mondiale per la rianimazione cardiopolmonare lo scorso ottobre 2023, c’è motivo di ottimismo nel panorama italiano. Sebbene si registrino circa 60.000 casi di arresto cardiaco all’anno nel nostro paese, confrontati con i 400.000 nell’intera area europea, è incoraggiante vedere il nostro impegno crescente nel fronteggiare questa situazione.

Le criticità individuate nel modo in cui vengono gestiti i soccorsi e nell’utilizzo dei defibrillatori possono essere affrontate attraverso un maggiore investimento nella formazione e una diffusione più ampia dei dispositivi salvavita DAE sul territorio, in particolare nei luoghi frequentati quotidianamente.

Le istituzioni italiane hanno dimostrato una determinazione nel fornire soluzioni concrete:

  • l’introduzione di una delle leggi più avanzate in Europa nel campo della rianimazione nel 2021 è solo il primo passo verso risultati tangibili. Questa legislazione non solo garantisce la presenza di defibrillatori nei luoghi pubblici, ma promuove anche la diffusione della conoscenza sui primi soccorsi nelle scuole;
  • l’implementazione di nuove tecnologie, come un’applicazione mobile integrata per la localizzazione dei soccorritori e dei defibrillatori, stiamo adottando misure innovative per migliorare la tempestività delle operazioni di soccorso;
  • nel settore educativo, si sta lavorando attivamente per istituire una formazione obbligatoria per il personale scolastico e gli studenti, garantendo così una preparazione più ampia e consapevole;
  • l’attenzione all’arresto cardiaco anche all’interno delle mura domestiche è un segno tangibile del nostro impegno a proteggere la vita ovunque. L’incentivo fiscale proposto per coloro che installano defibrillatori nei condomini o nelle abitazioni è un gesto di sostegno che rispecchia la solidarietà e la volontà di tutelare la comunità.

Siamo sulla strada giusta per creare un ambiente più sicuro e resiliente per tutti, noi di Medicasl contribuiamo a promuovere progetti di città cardioprotetta.

Fonti: ansa.it; ilsole24ore.com